Un'azione medica per portare
salute ai bambini
con malattie cardiache.

L’ONG tedesca “Archemed”, ha iniziato un programma di assistenza sanitaria in Eritrea da molti anni, ed in molteplici discipline. Dal 2002 è iniziata anche la chirurgia delle cardiopatie congenite, e due team italiani (Padova e Massa Carrara) si sono affiancati ai gruppi tedeschi e svizzeri. Grazie alla tenacia, unita ad una grande capacità organizzativa, dei responsabili delle due Unità Operative coinvolte, la cardiologia e la cardiochirurgia pediatriche il progetto è stato realizzato con successo, con 15 missioni all’attivo. “Med.Action bambini”, Organizzazione di Volontariato che d’ora in avanti sosterrà le missioni, sia finanziariamente

che nell’individuazione degli obbiettivi, è intitolata a Elias, un bambino italo-eritreo stroncato da una crisi di rigetto dopo un trapianto per una grave cardiopatia. Al termine alcuni professionisti si trattengono fino alla completa stabilizzazione degli ultimi bimbi operati. Gli interventi programmati riguardano cardiopatie semplici o complesse, che, una volta trattate, assicurano al paziente una durata e una qualità di vita praticamente normale; le lesioni che richiedono un follow-up particolarmente articolato, con più interventi ad alto rischio, non possono almeno per ora essere trattate.

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Un programma
operatorio in loco

Il progetto internazionale si prefigge di svolgere un programma operatorio in loco sui bambini con cardiopatie congenite individuati dalla pediatriA. Contemporaneamente formare personale medico, infermieristico e tecnico locale in grado di rendersi progressivamente autonomo nella diagnosi e nel trattamento dei bambini con un difetto cardiaco congenito.

Il gruppo di lavoro contiene tutte le professionalità necessarie alla diagnosi e al trattamento dei piccoli pazienti con cardiopatia congenita. Un team di cardiologi effettua anticipatamente un primo screening in modo da iniziare l’attività chirurgica immediatamente dopo Al termine alcuni professionisti si trattengono fino alla completa stabilizzazione degli ultimi bimbi operati.
Gli interventi programmati riguardano cardiopatie semplici o complesse, che, una volta trattate, assicurano al paziente una durata e una qualità di vita praticamente normale; le lesioni che richiedono un follow-up particolarmente articolato, con più interventi ad alto rischio, non possono almeno per ora essere trattate.

Il prof. Giovanni Stellin, responsabile scientifico delle missioni,
trasmette un entusiasmo contagioso a tutti i professionisti coinvolti.

Un grande spirito di gruppo tiene unito il team, che su base del tutto volontaria dedica energie e professionalità a questi bambini meno fortunati.